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mercoledì 31 luglio 2024

Vedi Napoli e poi....

 Ero all'Universitò quando uno dei miei professori ci dissse : "ma sapete che il detto "vedi Napoli e poi mori" in realtà era  : "vedi Napoli e poi vai a Maiori?" (costiera Amalfitana)  

Ho sempre pesnato alla frase detta dal mio professore che sicuramente l'avrà letta da qualche parte....

Ci sono due storie interessanti al riguardo, la prima della strega potentissima Raziella, capace di qualsiasi tipo di incantesimo ;  in realtà una donna di buon cuore, che aveva dedicato le sue energie al prossimo.

All’epoca, infatti, Napoli era la meta preferita di tutti coloro che soffrivano per amore: ivi giungevano i cuori infranti e la bellezza di questi luoghi li incantava a tal punto da fargli dimenticare le pene d’amore per tutta la durata del soggiorno. Purtroppo, però, il ricordo del loro amore perduto era sempre lì e quando arrivava il momento di ripartire riaffiorava, più doloroso che mai. Poca era la voglia di vivere di questi sfortunati, molti dei quali erano stati divorati dal dolore fino a morirne.

Raziella riusciva a vedere la sofferenza nei loro occhi, e poiché da giovane aveva perso il suo grande amore, si era dedicata anima e corpo alla magia, nel tentativo di far stare bene queste anime in pena.
Un giorno realizzò un intruglio rosso sangue, un vino inebriante in grado di far perdere i ricordi dolorosi del passato. Ne offriva un bicchiere a tutti quei sfortunati forestieri prima che ripartissero e come per magia, dimenticavano tutto. Era quasi come morire, sì, per poi rinascere.

Ecco perché Vedi Napoli e poi muori. Anche se, forse, sarebbe più giusto dire : “Vedi Napoli, poi muori…E POI RINASCI!”


 
La seconda storia, forse più conosciuta, ci conduce al tedesco Goethe.
Nella lettera del 2 marzo 1787, della sua opera Viaggio in Italia disse: « Della posizione della città e delle sue meraviglie tanto spesso descritte e decantate, non farò motto. “Vedi Napoli e poi muori!” dicono qui»

  La frase originale in tedesco è "Siehe Neapel und stirb" sottolineando quanto la bellezza della città fosse unica e imperdibile. 

Durante il suo soggiorno, Goethe esplorò vari luoghi iconici, tra cui il Vesuvio, che lo colpì particolarmente per la sua imponenza e per il contrasto tra bellezza e terrore che rappresentava. 



 Volendo andare a Maiori....  è una delle gemme della Costiera Amalfitana, ricca di storia e curiosità interessanti. Vanta la spiaggia più lunga della Costiera Amalfitana, con oltre un chilometro di sabbia fine.  Uno dei percorsi di trekking più famosi della zona è il Sentiero dei Limoni, che collega Maiori a Minori. Questo sentiero offre viste mozzafiato e attraversa antichi terrazzamenti di limoni, simbolo della tradizione agricola locale. 

 Maiori ospita numerosi eventi durante l'anno, tra cui il Gran Carnevale di Maiori, uno dei più antichi e famosi della Campania, e la festa patronale di Santa Maria a Mare, celebrata con una spettacolare processione sul mare. 

Si potrebbe dire tanto certo ma concludo dicendo...visitate sempre Napoli, la Regina come la chiamo io, e poi andate a visitare anche la bellissima Maiori e la costiera Amalfitana.... 😊



 

lunedì 29 luglio 2024

Furore

 Tempo di vacanze... forse uno dei più spettacolari luoghi è Furore, un paese che non c'è o "il paese dipinto" perché non ha un vero e proprio centro abitato tradizionale. Le case sono sparse lungo la montagna e si mimetizzano con il paesaggio, tanto che chi passa lungo la strada costiera spesso non si accorge della sua presenza.  😊 

Pittoresco comune situato lungo la Costiera Amalfitana, in Campania, Italia. È noto per le sue caratteristiche uniche e affascinanti, che lo rendono una meta interessante per i turisti. La costiera è molto amata anche dalla sottoscritta, uno dei più bei posti per fare un bagno d'estate, anche di sera  😊😉

Uno degli elementi più caratteristici di Furore è il suo fiordo, un'insenatura marina stretta e profonda tra le scogliere, creata da un torrente che si getta nel mare. Il Fiordo di Furore è uno dei pochi fiordi naturali in Italia ed è un luogo di straordinaria bellezza. Qui si svolge annualmente una gara di tuffi da grandi altezze.




 Furore è conosciuto come "il paese dipinto" perché le sue strade sono decorate con murales e opere d'arte. Artisti da tutto il mondo sono stati invitati a dipingere murales sulle pareti delle case, creando un museo a cielo aperto che racconta storie e tradizioni locali.




 Qualche parola che riguarda il nome "Furore"..... Una teoria suggerisce che il nome derivi dalla parola latina "Furor," che significa "furore," "furia" o "impeto." Questo sarebbe legato al carattere impetuoso e tumultuoso del mare e dei venti che si infrangono contro le scogliere del fiordo. Il rumore fragoroso del mare che si infrange potrebbe aver ispirato i primi abitanti a chiamare il luogo "Furore."

 Un'altra teoria si basa sull'aspetto selvaggio e inaccessibile del territorio. Furore era in passato un luogo isolato, con abitazioni sparse e costruite a picco sul mare. Questo aspetto inospitale e selvaggio potrebbe aver portato all'uso del termine "Furore" per descrivere il luogo.

Entrambe le teorie sottolineano l'impatto naturale e la forza degli elementi come caratteristiche distintive della zona.  

Se avete già visitato il posto vi aspetto con i vostri commenti  😊

Buon fine luglio a tutti! 

 


Fiordo di Crapolla/ Baia di Recommone/ Nerano

 Fiordo di Crapolla   This is a beautiful natural inlet known for its crystal-clear waters and historical significance. The hike to Crapolla...